Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, duro su chi si è opposto all’istituzione di una commissione di inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid.
Non ha peli sulla lingua Matteo Renzi a proposito delle questioni pregiudiziali presentate (e poi respinte dal Senato) dalle opposizioni di Alleanza Verdi-Sinistra, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico contro il disegno di legge per l’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid. Il leader di Italia Viva ha commentato in modo molto pesante la presa di posizione di chi si è opposto.
Il duro commento di Renzi
Parlando in Senato, Renzi ha subito domandato: “Qual è il motivo costituzionale per cui questa commissione non s’ha da fare? Qui siamo sul principio di diritto, articolo 82 della Costituzione che consente alle Camere di disporre inchieste su materie di pubblico interesse. Siccome non ho paura della verità, credo sia assurdo porre una questione pregiudiziale e che queste vadano respinte in modo fermissimo”.
Il leader di Italia Viva ha spiegato in toto il suo pensiero: “Non fare la commissione d’inchiesta su un evento per il quale si è derogato a tutti i principi costituzionali, se non si fa su una autorità commissariale che ha fatto acquisti per miliardi, sulla chiusura delle scuole, su migliaia di morti, se a fronte di tutto questo il Parlamento diserta e non ha il coraggio di andare ad approfondire quello che è successo il Parlamento fa una scelta di vigliaccheria istituzionale“.
Le precisazioni su Conte, Fontana e Speranza
Al netto delle dure parole, Renzi ha anche spiegato come la sua presa di posizione non voglia essere un attacco diretto o un modo di giudicare l’operato di Conte, Speranza e Fontana ma solo l’importanza e lo scopo della commissione.
“Nessuno vuole giudicare Conte, Speranza e Fontana. Nessuno di noi ha questa intenzione. Ma se il Parlamento non ha il coraggio di andare ad approfondire quello che è successo non fa una scelta politica, ma fa una scelta di vigliaccheria istituzionale verso il futuro. I conti con il futuro si fanno prendendo atto di quello che è successo e dicendo alle nuove generazioni dove abbiamo fatto bene e dove si è sbagliato”.